scheda libro

la fattoria degli animali

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  1. ^lizzy91^
     
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    SCHEDA PER L’ANALISI DEL LIBRO: “La fattoria degli animali”

    AUTORE: Gorge Orwell
    ORIGINE: scozzese
    TITOTLO DEL LIBRO: “La fattoria degli animali”
    ANNO DI PUBBICAZIONE: 1944-1945
    TITIOLO ORIGINALE DELL’OPERA: Animal Farm

    NOTIZIE SULL’AUTOTORE:Eric Arthur Blair, che firmerà come Gorge orwell tutti i suoi libri, nasce il 25 giugno 1903 nel Bengala, da una famiglia di origine scozzese.
    Riceve una severa ma ottima educazione, che lo fa andare nelle scuole più prestigiose e gli permette di stringere nuove amicizie.
    Orwell, dopo il diploma non prosegue gli studi, ma si arruola nell’Idian Imperial Police.
    Durante la primavera del ’28 si reca a Parigi, dove inizia a scrivere romanzi e lavora come sguattero in alcuni ristoranti.
    Nell’autuunno dell’anno successivo ritorna in Inghilterra e, nel 1930 si trasferisce dai genitori nel Suffolk.
    Scrive articoli e recensioni per alcuni giornali e riprende a frequentare con condizioni economiche migliori, il mondo dei poveri e dei vagabondi
    Nel marzo del 1939 ritorna in patria e in giugno, poco prima del secondo conflitto mondiale, Gollancz gli pubblica “Una boccata D’aria”.
    L’emergenza del confronto armato contro il Nazifascismo lo porta a rivedere molte delle sue posizioni contro l’Inghilterra e decide di testimoniarle unendosi ai combattimenti. Dichiarato però inabile al servizio militare, attraversa un periodo di depressione e frustrazione.
    Nel 1944-1945, dopo la morte della moglie e la fine della guerra viene pubblicato finalmente Animal Farm che diventa immediatamente un successo internazionale. Orwell muore a Londra il 23 gennaio del 1950.

    SINTASI DELLA VICENDA NARRATA
    Il brano parla di una rivoluzione scatenatasi all’interno di una fattoria, i cui protagonisti erano gli animali.
    Un giorno, il più saggio tra tutti i maiali raccontò agli altri animali il sogno che faceva continuamente, che consisteva in una ribellione, che permettesse l’eliminazione dell’uomo che era solo fonte di guai e pericoli e la presa al potere di tutti gli animali, la storia del Maggiore si concluse con il canto di vittoria che veniva chiamato “Animali di Inghilterra”.
    Tutti gli animali ascoltavano entusiasti e allo stesso tempo perplessi il discorso del Maggiore, il quale pochi giorni dopo morì.
    Lella fattoria Padronale che era il nome del luogo in cui si svolgeva la vicenda, abitava il signor Jones che come tutti gli uomini, sfruttava gli animali e li usava per i suoi scopi.
    Pochi giorni dopo la morte del Maggiore, il signor Jones tornò a casa ubriaco e si dimenticò di dare da mangiare agli animali, i quali, approfittarono immediatamente dell’occasione e decisero di attuare la loro rivoluzione, inizialmente, una mucca con una cornata sfondò la porta del magazzino e tutti gli animali cominciarono a servirsi di quanto era la ammucchiato.
    Il signor Jones si svegliò e con la frusta andò nel magazzino e iniziò a menare dappertutto, questa fu la goccia che fece traboccare il vaso, tutti gli animali si scagliarono contro di lui, il quale fu costretto con tutta la sua famiglia a scappare dalla fattoria.
    Finalmente gli animali erano autonomi e in particolare erano LIBERI.
    Per organizzare la situazione, prevenire futuri attacca “umani” e fare in modo di produrre il cibo e non creare disuguaglianze, furono scritti sette comandamenti e venne stabilito il giorno di commemorazione della rivoluzione con il canto Animali di Inghilterra.
    Tutto questo veniva in un primo momento gestito dai maiali, perché erano gli unici a saper leggere e scrive, in particolare tra questi ce ne erano due, Palla di neve e Napoleon.
    Tutto questo andò avanti per mesi, e tutti gli animali erano soddisfatti del lavoro svolto, perché per la prima volta, lavoravano per loro stessi e non per altri.
    Un giorno Palla di Neve fece la proposta di costruire un mulino, così da permettere la diminuzione del lavoro e l’aumento della comodità per tutti.
    La proposta fu accettata da tutti tranne che da Napoleon, che con prepotenza, fece fuggire della fattoria il povero Palla di Neve.
    Subito dopo l’espulsione di Palla di Neve, Napoleon ripropose l’idea del mulino dicendo che Palla di Neve gli aveva rubato il progetto e che era un traditore, visto che era stato sempre dalla parte di Jones. Gli animali protestarono ricordando di come Palla di Neve aveva combattuto valorosamente alla “ battaglia del chiuso delle vacche” in cui aveva rischiato la propria vita pur di difendere la fattoria(ora non più nominata fattoria padronale, ma ben sì fattoria degli Animali) degli animali dagli invasori, ovvero Jones e i suoi scagnozzi che volevano riprendere il potere.

    Napoleon iniziò pian piano a porre il suo dominio indirettamente, e mandava Clarinetto (un altro maiale) a spiegare agli animali della fattoria il perché delle sue azioni, facendolo così passare sempre di più dalla parte della ragione.
    Napoleon dicendo che alla fattoria servivano fondi per andare avanti, iniziò a comunicare e a fare scambi con gli umani, tradendo così i sette comandamenti, i quali improvvisamente erano stati modificati, ma nessuno se ne accorse perché tutti avevano paura che la loro memoria facesse cilecca, e anche perché nessuno sapeva veramente bene leggere. Si finì pure per il vendere gli animali malati al macello per guadagnare dei soldi, tutto allo scuro degli stessi animali .
    I maiali divennero sempre più potenti, e acquistarono tanti privilegi, trovando scuse su scuse.
    Tre scrofe della fattoria avevano partorito e ora vi erano ben 32 maiali nella fattoria, per i quali fu costruita una scuola.
    Tutti gli animali non valevano nulla, venivano sfruttati dai maiali , i quali iniziarono improvvisamente a camminare su due zampe. La regola era quattro gambe buono due gambe cattivo, ma da quando appunto i maiali camminavano su due zampe, la regola era stata modificata in: quattro gambe buono, due gambe meglio.
    Gli animali si iniziarono ad accorgere della loro sottomissione ai maiali, e iniziarono a spiarli durante una cena d’affari con gli umani.
    Tutti gli animali si accorsero che i maiali erano diventati come gli esseri umani, non c’erano ora proprio più differenze, anzi, non si riuscivano a distinguere gli uni dagli altri.

    Punti narrativi
    Esordio: Tranquillità iniziale all'interno della Fattoria Padronale diretta da Jones.
    Complicazione: Ribellione degli animali dopo il discorso del Vecchio Maggiore.
    Peripezie:
    -Sette comandamenti;
    -1° tentativo di Jones per riconquistare la fattoria (fallito);
    -Napoleon e Palla di Neve a capo della fattoria;
    -2° tentativo di Jones per riconquistare la fattoria (fallito);
    -cacciata di Palla di Neve;
    -costruzione del mulino;
    -i maiali divengono a capo della fattoria.
    Scioglimento: i maiali si comportano come gli uomini.
    Fine: gli altri animali alla cena si accorgono che i maiali sono come gli uomini.

    Divisione in sequenze e rapporto fabula e intreccio
    Gli avvenimenti sono disposti in ordine logico e cronologico, l'intreccio rispetta perciò lo schema della fabula, non alternando la successione temporale degli avvenimenti. Sei sono le sequenze in cui può essere suddiviso il libro:
    1) Gli animali della Fattoria Padronale sono stanche di essere sfruttati dall'uomo;
    2) Essi decidono di ribellarsi e riescono a scacciare il padrone;
    3) Stabiliscono che il loro governo deve essere democratico e deve garantire uguaglianza tra i diversi animali;
    4) Ben presto i maiali, che sono gli animali più intelligenti, gestiscono il potere a proprio esclusivo vantaggio;
    5) La lotta per il predominio che si scatena tra Napoleon e Palla di Neve si conclude con la vittoria del primo, che accentra in se il potere;
    6) Gli animali finiscono per conoscere gli stessi maltrattamenti e le stesse privazioni di prima.

    Tempo
    L'ordine in cui gli avvenimenti avvengono è piuttosto lineare, non ci sono né anticipazioni (prolessi) né posticipazioni(analessi), viene rispettato l'ordine cronologico naturale. La durata della narrazione è lo spazio dedicato ai diversi momenti della vicenda; la durata narrativa non corrisponde mai con la durata reale. Nel romanzo vengono riassunti brevemente alcuni anni, scrivendone solo i momenti principali. Le ellissi, salti di tempo che si verificano quando l'autore decide di tralasciare completamente i fatti di un certo periodo perché non importanti ai fini del suo racconto, introdotte da formule come "Gli anni passarono…" o "Qualche giorno più tardi…", sono presenti soprattutto negli ultimi capitoli. A volte la narrazione si interrompe per lasciare lo spazio a descrizioni di personaggi o ambienti. Non mancano scene dialogate ossia momenti in cui il tempo della storia coincide con il tempo della narrazione. Il ritmo degli avvenimenti è indicato dall'uso dei tempi dei verbi; la distanza è annullata quando troviamo ad esempio delle scene dialogate, è invece intermedia quando troviamo indicazioni di tempo. Nel libro non troviamo momenti in cui la distanza tra fatti narrati e il loro succedere è massima.

    Spazio
    Il romanzo è ambientato in una fattoria d'Inghilterra, i luoghi dominanti sono quindi esterni. Gli spazi in cui sono collocate le vicende svolgono un'importante funzione narrativa, concorrono alla caratterizzazione dei personaggi.

    Personaggi
    Possiamo dedurre l'aspetto dei personaggi leggendo semplicemente le descrizioni riportate da Orwell. Infatti lo scrittore ci presenta sia caratterialmente che fisicamente tutti i personaggi del romanzo.
    Vecchio Maggiore: è il più vecchio maiale della fattoria, aveva 12 anni, era un animale corpulento aveva una spetto maestoso. E' il personaggio di importanza fondamentale per lo svolgimento del romanzo, anche se protagonista per brevissimo tempo. Egli è l'ispiratore della ribellione degli animali contro il loro oppressore cioè il padrone. Riteneva infatti che le dure condizioni a cui erano sottoposti erano causate dall'uomo unica creature che consuma senza produrre. Nel complesso si può definire come una figura positiva di facile intelligenza.
    Gondrano: il cavallo G. è la figura più positiva tra tutti gli animali, ingenuo, non sembra riflettere. È disposto a lavorare sempre più e gli sembra l'unica cosa giusta da fare. Non si arrende di fronte a nulla, ma alla fine, viene portato via dal camion della macelleria, con la scusa di portarlo dal veterinario perché gravemente malato.
    Napoleon: il protagonista del romanzo è Napoleon, un grosso verro dall'aspetto feroce. Era feroce con la fama di voler fare sempre a modo suo. Egli è intelligente, crudele, ambizioso, tenace, riesce a sottomettere tutti pur di avere il potere e gli onori che da essi ne derivano.
    Palla di neve: personaggio di rilievo dal punto di vista di vista antagonista di Napoleon. È un grosso giovane verro vivace, arguto, e intelligente con molta inventiva, ma di minor profondità di carattere di Napoleon, ma anche l'unico in grado di controbatterlo. Per tanto viene presto ingiustamente scacciato con l'accusa di tradimento perchè pensava un po' anche agli interessi degli altri animali.
    Clarinetto: aiutante di Napoleon è clarinetto un giovane suino dalle notevoli capacità oratorie. Tiene rapporti con gli animali, motiva i comportamenti di Napoleon, come assolutamente indispensabili per il benessere di tutta la comunità. Egli travisa i fatti, mascherandone l'estrema crudeltà, sembra dalla parte dei sottomessi mentre invece è al servizio del capo.

    Narratore
    Nel romanzo di Orwell il narratore non prende parte alle vicende e racconta da fuori ciò che i personaggi dicono e fanno, esso è un narratore esterno e dà al lettore un'impressione di maggiore oggettività. Il libro "La fattoria degli animali" è a focalizzazione esterna, il narratore riporta alcuni dialoghi e gesti e a volte descrive i luoghi e gli ambienti in cui si svolgono le azioni.

    Commenti
    Questo romanzo mi è piaciuto, perché dimostra in modo semplice il processo della corruzione nell'ambito di rivoluzioni politiche che partono con ottimi presupposti e che una volta raggiunte degenerano in dittature ritenute "per il popolo" ma che in realtà sono divenute per i propri interesse e privilegi. L'opera allude alla rivoluzione russa e Napoleon rappresenta la figura di Stalin mentre Palla di neve rappresenta tutti i membri del partito comunista russo, primi presi in considerazione e poi scaricati o fatti sparire.
     
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